26 Settembre 2024

Dalle lingue ai dialetti: Piattaforme sempre più accessibili grazie all’integrazione dell’A.I. per una capillarità digitale mai raggiunta prima.

Con l’introduzione dei dialetti l’approccio sartoriale di Gobid Group raggiunge i massimi livelli. Grazie all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nei propri sistemi, infatti, le piattaforme proprietarie del Gruppo, Gobid.it e Gobidreal.it oggi non solo parlano tutte le lingue del mondo, ma anche i dialetti. Un livello di specificità e di personalizzazione mai raggiunto prima dalle principali case d’aste online. Dopo la traduzione dei propri siti web in ben 28 lingue, l’evento rappresenta così un nuovo upgrade importante per Gobid Group.

Dal lombardo al siciliano, dal marchigiano al toscano fino ad arrivare agli idiomi specifici internazionali. Le aste pubblicate all’interno dei portali di vendita Gobid.it e Gobidreal.it da oggi sono disponibili in ben sette dialetti regionali della lingua italiana. Questo permetterà di mettere ancora più al centro la relazione con tutti i potenziali acquirenti, arrivando a parlare la loro lingua di tutti i giorni. Le aste tradotte non solo in norvegese e in tedesco, ma anche in dialetto siciliano e veneto, consentiranno così di ampliare al massimo la platea di utenti interessati e di coinvolgerli sempre di più nell’esperienza dell’asta online, abbattendo ogni barriera linguistica.

ll valore della personalizzazione linguistica in numeri

Secondo l’Istat buona parte della popolazione italiana continua ad esprimersi in dialetto, rimanendo una consuetudine ancora particolarmente diffusa, sia nei contesti relazionali che lavorativi. Il Nord-Est, il Sud e le Isole sono le zone d’Italia dove il dialetto risulta più parlato, rispetto al Nord-Ovest e al Centro. In particolare, oltre il 68% dei residenti al Sud Italia utilizza il dialetto, con ampia diffusione in Campania (con una percentuale del 75,2%), in Basilicata (con il 69,4%), in Sicilia (68,8%) e in Calabria (68,6%). Per quanto riguarda il Centro, nella regione Marche si registra un uso del dialetto superiore alla media nazionale (il 56,3%) mentre al Nord si distinguono la provincia di Trento (con il 54,9%) e il Veneto (62%).

Ecco quindi come la personalizzazione linguistica rappresenti un vero e proprio valore sul quale è opportuno investire. L’introduzione dei dialetti, abbattendo ogni barriera e confine, potrà contribuire ad avvicinare alle aste online un maggior numero di potenziali acquirenti, dando loro l’opportunità di vivere un’esperienza d’uso sempre più immediata ed intuitiva.

Da “Maisons et Appartements” a “Ca’ e Appartament”: Una capillarità digitale a 360°

Non solo “Biens commerciaux”, quindi, ma anche “Immobil Commerciai”. Con l’introduzione dei dialetti il network di Gobid Group diventa sempre più capillare, con un livello di specificità linguistica e di accessibilità senza precedenti. Il processo di integrazione dei dialetti è iniziato con l‘inserimento del lombardo, per proseguire poi con il marchigiano, il pugliese, il romano, il siciliano, fino ad arrivare al toscano e al veneto. Si tratta di un’innovazione molto importante per il Gruppo, che assume un ruolo importante anche per la valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale.

In Italia sono ben 31, infatti, i dialetti riconosciuti con il rango di “lingue regionali” dall’Unesco, anche se lungo la Penisola e nelle isole ce ne sono molti di più, considerati gli influssi di matrice greca, germanica, araba o d’oltralpe. Secondo Giovanni Gobber (Preside della Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature straniere dell’Università Cattolica di Milano)Nessun’altro Paese in Europa può vantare così tanti e variegati dialetti come il nostro. Un patrimonio culturale a cui corrispondono minoranze linguistiche, una tradizione che va salvaguardata

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